Dopo 25 anni riapre l’antiquarium dell’Eurialo


Si e svolta, stamattina 30 Settembre, l’inaugurazione dell’antiquarium del castello Eurialo chiuso al pubblico da ben 25 anni. Alle 12 alla presenza di un folto pubblico di scolaresche, autorità politiche e militari è stato finalmente tagliato il nastro di quel piccolo edificio composto da due stanze che, in poco meno di 80 mq, raccoglie parte dei reperti rinvenuti al castello Eurialo durante le diverse campagne di scavo condotte sul sito.
Il castello Eurialo sorge sul punto più alto della terrazza dell’Epipoli distante circa 7 km da Siracusa, in direzione della frazione di Belvedere e fu edificato tra il 402 e il 397 a.C. per volere del tiranno di Siracusa Dionisio I. Posto in una strategica e dominante posizione, da cui si gode una suggestiva veduta panoramica della città di Siracusa e del territorio circostante, il suo nome deriva dal termine greco Euryelos cioè “testa di chiodo”
La fortezza, che rimane la più bella e completa opera militare di età greca pervenutaci, fu costruita nell’area di convergenza dei tratti settentrionale e meridionale della cinta muraria che, con un circuito di ben 27 Km, muniva tutta la terrazza dell’Epipoli raggiungendo il mare ed il quartiere di Ortigia a Siracusa.
Lo storico greco Diodoro Siculo, nel V libro della sua Biblioteca registra con dovizia di particolari la mobilitazione, il fervore e il grande impegno di manodopera (60.000 uomini) e mezzi (6.000 coppie di buoi), per la realizzazione del progetto del tiranno siracusano che curava di controllare personalmente lo svolgimento dei lavori.
Le mura costituite da una doppia cortina di blocchi calcarei, collegati con briglie trasversali, con lo spazio interno colmato da pietrame, originariamente dovevano avere un’altezza tra gli otto e dieci metri, mentre si conservano oggi , solo in alcuni punti per un’elevazione massima di tre metri e mezzo. Nel punto di convergenza dell’imponente cinta muraria si estende, per ben 15.000 mq. di superficie, la fortezza vera e propria che nel corso dei lunghi secoli della sua esistenza venne più volte modificata, subendo gli adattamenti richiesti dalle nuove tecniche belliche.
Il castello era anche protetto da tre profondi fossati che avevano natura non solo difensiva, essendo utilizzati sia come depositi di rifornimenti ma anche come vie di collegamento con altre parti della fortezza, attraverso una serie di lunghe gallerie.
Nonostante la sua antichissima e gloriosa storia il Castello Eurialo, cosi come gran parte dei nostri beni archeologici, non vive certo oggi il suo periodo di maggior splendore. Le difficoltà lamentate dall’ente regionale, responsabile della conservazione e fruibilità del sito, rendono le visite turistiche limitatissime e sicuramente poco valorizzate. Manca un serio ed efficace “sistema di rete” tra i diversi beni archeologici e monumentali siracusani, vi sono pochissime indicazioni stradali, i servizi pubblici sono pressoché inesistenti, la manutenzione e la pulizia sono sporadiche, le aperture a singhiozzo. (vedi anche qui)
Nonostante tutto ciò Siracusa sembra che sia quest’anno il capoluogo di provincia più visitato in Sicilia ! Non rassegniamoci dunque, anche l’apertura di un piccolo antiquarium, dopo 25 anni, può essere il segno di un inversione di tendenza, di cui la gestione dei nostri beni archeologici ha infinitamente bisogno.
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