Attenzione: bambini che giocano per strada !

In molti piccoli comuni italiani, senza distinzione particolare tra Nord e Sud, si è da tempo diffusa la prassi di esporre cartelli stradali che invitano gli automobilisti a prestare attenzione ai “bambini che giocano per strada”.
In provincia di Siracusa fa da apripista il comune di Buscemi che ha recentemente apposto, alle entrate del paese, alcuni di questi cartelli stradali.
Al di là del garantire la sicurezza stradale dei più piccoli, il “giocare per strada”, che per molti dei ragazzini anche degli anni ’80 e ’90 era normale, e diciamolo pure anche inevitabile, sta diventando una pratica non solo da riproporre ma addirittura da tutelare.
Una tutela che non avrebbe solo il fine di favorire la socializzazione dei nostri figli ma anche come forma di mantenimento di una tradizione che ha connotato i nostri paesi, quartieri e vicinati, fino a qualche decennio fa.
Riportare i nostri bambini per strada, non deve però trasformarsi in un “operazione nostalgia”, in ricordo dei bei tempi andati, in cui i genitori di oggi vorrebbero proiettare i loro figli. Dovrebbe invece essere visto invece per quello che realmente è, cioè quale luogo vero di confronto, e scontro, del gruppo dei pari.
Un luogo in cui, naturalmente, sono esercitati dal vivo alcuni fondamentali elementi della formazione del carattere: il rispetto delle regole del gioco, l’autonomia decisionale, lo spirito critico, la capacità di risolvere i conflitti.
Inoltre, al di la delle capacità cognitive il giocare per strada favorisce sicuramente anche l’agilità fisica, il senso dell’orientamento e, non di meno conto, ad imparare a sfruttare le proprie abilità manuali.
Ben vengano dunque i cartelli. Ma i bambini devono poter giocare per strada non per fare rivivere ai loro genitori un passato ormai non più proponibile, ma per quello che realmente è: un allenamento alla palestra della vita !