fbpx

1977-2017 i 40 anni de I Cilliri

1977-2017 i 40 anni de I Cilliri

20170713_224411

Si è tenuto Giovedi 13 Luglio, sul sagrato della chiesa del SS. Salvatore a Noto, all’interno delle serate del “Folk Barock – Feste popolari dell’estate netina”, il concerto di Carlo Muratori per festeggiare i 40 anni della nascita del gruppo folk “I Cilliri”.

Il gruppo nonostante la breve vita artistica (1977/1981) produsse due album “Sutta ‘n velu” del 1980 e “Dda banna a muntagna”, dell’anno successivo, che furono molto ben accolti dalla critica musicale del tempo.

Canzoni quelle dei Cilliri che avevano “la pretesa” di raccontare la nostra terra e per questo, come intimamente intrise del sudore del lavoro dei campi e dalla lotta per l’emancipazione popolare.

Ma come nacquero i Cilliri lo dice lo stesso Muratori: “per uno strana casualità, sono andato a suonare la chitarra in un gruppo folkloristico in costume. Mi vergognavo come un ladro sul palco ad accompagnare Ciuri ciuri e Vitti ‘na crozza; stavo sempre dietro al coro…

Qualcuno fra il pubblico mi ascoltò con interesse; Antonio Paguni, un giovane percussionista che venne dietro il palco con un anziano signore, Antonino Trommino. Mi fecero un sacco di complimenti e mi proposero, seduta stante, di fare un gruppo folk, con loro, di quelli che in quel periodo si formavano in ogni regione; sfondo fortemente politicizzato e ricerca di antichi canti popolari…del lavoro e di lotta, principalmente…per accompagnare LA RIVOLUZIONE. Accettai, rifiutai, ri-accettai, ri-rifiutai…poi finalmente decisi; era il 1977, stavo per formare I CÍLLIRI, formazione costituita da due chitarre, flauto, violino, tamburello, due voci soliste (maschio e femmina) e fisarmonica…. Per il gruppo la partenza fu in salita; poche serate, quasi gratis; tutte le Feste dell’Unità, pagati a panini con le salsicce e una birra.

Cilliri-Baudo 1981
http://www.carlomuratori.it

 

Poi inaspettatamente, la svolta della notorietà sembra arrivare con una telefonata del più famoso anchorman italiano, Pippo Baudo che li vuole ospiti fissi del suo festival della canzone siciliana nel 1980.

 

Ma la notorietà dei Cilliri ha anch’essa vita breve, già nello stesso 1981 Muratori decide di lasciare il gruppo che di li a poco si scioglie. Il perché lo racconta così lo stesso cantautore: “Troppo successo, tutto in una volta. Qualcuno nel gruppo comincia a parlare una lingua che non capisco e non mi piace. Li lascio, cedendo loro tutto quello che avevamo costruito fin lì: il nome, il mio repertorio, pulmino e amplificazione”.

20170713_230740A distanza di quarant’anni dalla costituzione risentire i pezzi dei Cilliri, seppur con una formazione di cui oltre lo stesso Muratori è rimasto solo Antonio Paguni, è davvero una sensazione ancora emozionante. Bellissima nel finale l’interpretazione di Sutta ‘n velu, sotto cui, ancora oggi purtroppo, come allora, si possono scorgere prepotenza, sfruttamento e ignoranza.

Le sonorità sono oggi certamente più mature e “professionali” ma l’anima di quei testi, scritti da ragazzi oramai dai capelli imbiancati, rimane identica, continuando a trasferire all’ascoltatore tutta la voglia e la rabbia che avevano nel raccontare una terra amara ma fortemente amata.

Per chi volesse approfondire: http://www.carlomuratori.it

admin

Rispondi la tua opinione è importante !