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RNO Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande

RNO Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande

La Riserva Naturale Orientata “Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande” è stata istituita con decreto dell’assessorato territorio e ambiente della regione siciliana 482 del 25 luglio 1997. Ha una superficie complessiva di ha 3.712,07, ripartita in zona A (ha 1.743,95, pari al 46,98%) e zona B (ha 1.968,12, pari al 53,02%). Dal layer vettoriale delle riserve siciliane, recentemente digitalizzato, la superficie totale ammonta ad ha 3.988,60 cosi suddivisi:

* Sortino ha. 2.278,954 (64,97%)
* Cassaro ha. 1.057,50 (22,58%)
* Ferla ha. 246,875 (6,97%)
* Buscemi ha. 88,125 (3,64%)
* Palazzolo Acreide ha. 40,625 (1,64%)

L’art. 3 del decreto individua le ragioni dell’istituzione “al fine di tutelare: – le interessanti associazioni vegetali della platanetalia orientalis e le biocenosi igrofile; – una trota di incerta attribuzione tassonomica presente nelle acque del torrente Cava Grande e il cui areale di distribuzione sembra limitato a tale zona della Sicilia”
Traducendo: per la tutela del platano orientale, dell’ecosistema presente lungo il corso d’acqua e la trota macrostigma.


Nel decreto istitutivo non si fa menzione dell’area archeologica di Pantalica che rientra tuttavia, almeno in parte, all’interno del perimetro della riserva. Area archeologica che nel 2005, assieme a Siracusa è stata dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità”. Di fatto la RNO tutela sia gli aspetti naturalistici della valle dell’Anapo e del torrente Cava Grande, sia l’area archeologica su cui insistono importanti manufatti di età sicula, centro della cultura di Pantalica, e le successive presenze bizantine. Inoltre in base alla direttiva europea “Habitat” l’area dell’Anapo è stata dichiarata SIC (sito d’interesse comunitario) denominata ITA090009 “Valle del fiume Anapo, Cava grande del Calcinara, Cugni di Sortino” che, pur ricalcando in massima parte i confini della riserva, presenta nel complesso un estensione maggiore (4698 ha)

La Valle dell’Anapo presenta due ingressi:
* Sortino “Fusco”, attraverso le SSPP 28 e 54, (42VW+3F Sortino, SR)
* Cassaro-Ferla, attraverso la SS 124 e la SP 45, (4X34+2Q Cassaro, SR)

Accanto ad alcuni luoghi sono indicati i relativi “plus code”. Utilizzali come un indirizzo copiandoli sulla barra ricerche di Google Maps.

percorso valle dell_anapoLungo la valle scorre un gradevole percorso trekking di 13,8 km, sul tracciato della ferrovia dismessa Siracusa Vizzini. Lungo il percorso si incontrano le aree attrezzate : grotta, Cascitta, stazione Pantalica, Isola Coco, Isola Ardita. Rappresentano punti d’interesse:

* L’ex stazione di Pantalica
* La confluenza tra il Calcinara e l’Anapo
* Gli ambienti rupestri Specchi
* La grotta della Stella
* La “Villa delle rose“
* La diga sul fiume Anapo

Anche all’area archeologica è possibile accedere da due ingressi:
da Ferla “Sella di Filiporto”, attraverso SR 11, (42M8+6W Sortino, SR)
da Sortino “Pantalica Serramenzana”, attraverso SR 11, (42RP+GJ Sortino, SR)

  Sentiero-necropoli-paleocristiana-di-San-Martino

Punti d’interesse archeologici
Provenendo da Ferla:
Necropoli di San Martino (4WFW+32 Ferla, SR)

Nell’area demaniale regionale “Bosco di Giarranauti”:

pantalica_giarranauti* Concerie bizantine
* Abitato bizantino (4XPR+48 Sortino, SR)
* Antico frantoio
* Antico ovile
* Case Giarranauti (42Q4+99 Sortino, SR)
Prenotabile al sito: http://www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste/azforeste/rifugi.asp?id=36

Dal parcheggio Sella di Filiporto  (42M8+6W Sortino, SR)

IGM Pantalica
* La necropoli di Filiporto
* Il fossato difensivo
* L’oratorio e la necropoli di San Micidario (42J9+FF Sortino, SR )
* Il villaggio di San Nicolicchio (42JG+XG Sortino, SR)
* Il palazzo del principe (Anaktoron) (42MG+M7 Sortino, SR)
* La chiesa del Crocifisso (42RJ+8Q Sortino)
* La grotta Trovata (42QM+J5 Sortino, SR)
* La grotta dei pipistrelli (42RJ+53 Sortino, SR)


platano-orientale
Platano orientale

Dal punto di vista ambientale appare significativa la presenza di formazioni forestali di notevole interesse e valore naturalistico, rappresentate soprattutto dalla presenza di boschi ripariali a platano orientale e salici, da leccete, da boschi misti di leccio e carpino nero e da querceti della specie virgiliana.

La valle dell’Anapo e le cave limitrofe rappresentano per molti vertebrati un vero e proprio sito di rifugio e nidificazione, consentendo la sopravvivenza e la riproduzione di specie come l’istrice, la martora, numerosi rapaci sia diurni che notturni, la coturnice siciliana, la testuggine terrestre, il colubro leopardino e la raganella.

La grotta dei pipistrelli ospita il Rinolofo maggiore, specie gravemente minacciata di estinzione, il Rinolofo minore, specie vulnerabile, e il Rinolofo di Mehely, specie molto rara in tutto il territorio nazionale. Infine degna di nota la presenza della trota macrostigma che ha sui torrenti di Pantalica uno dei suoi pochi habitat superstiti.


La RNO è gestita, sin dalla sua istituzione, dal dipartimento regionale azienda foreste demaniali (DRAFD) divenuto dal 2013, dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale. Nella sua ormai ventennale gestione, l’ente ha avviato numerosi progetti di tutela e valorizzazione: dalla iniziale tabellazione perimetrale della riserva e la recinzione di tutte le aree demaniali ricadenti nella riserva, all’acquisto di appezzamenti di terreno in zona A lungo il tracciato della ex ferrovia.
La bonifica delle pareti di ingresso della grotta dei pipistrelli e il ripristino delle opere di protezione. L’avvio di azioni di tutela del platano orientale contro il cancro colorato provocato dalla ceratocystis fimbriata. cartelli-pantalicaPresso la masseria “Case specchi” è stato attivato un centro visita, completo di sala convegni e servizi igienici, un museo etno-antropologico è stato approntato presso la ex stazione ferroviaria. Sono stati realizzati e sottoposti a manutenzione oltre venti chilometri di sentieri naturalistici a fruizione libera, muniti di apposita segnaletica.

Nel 2017 dai tre ingressi vigilati (1 Valle dell’Anapo “Fusco”, 2 Cassaro-Ferla “Ponte diga”,  3 Sortino ”Serramenzana”), mancando cioè tutti quei visitatori che hanno raggiunto Pantalica da Ferla, sono state registrate 42.704 presenze. 11.024 stranieri e 31.680 italiani.
Fonte: Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale, Servzio 15, UO 3.

Gli elementi di criticità dell’area di maggior impatto sono rappresentati dagli incendi ricorrenti e dal pascolo abusivo, meno impattanti seppur presenti, sono l’esercizio del bracconaggio e della pesca di frodo, il taglio non autorizzato di piante, i movimenti terra, e i prelievi di acque superficiali.
Andrebbe sicuramente implementato il servizio di controllo delle attività dei visitatori, specie nei mesi estivi e lungo tutto il percorso della Valle dell’Anapo, mediante la presenza di personale del corpo forestale e/o volontari con compiti di vigilanza. Rappresentano infatti elementi di criticità derivanti dalla fruizione: il campeggio non autorizzato, l’abbandono di rifiuti e il danneggiamento dei manufatti.
La riserva appare ben gestita e abbastanza curata, è indubbio che è stato posto un notevole impegno nel rendere la riserva fruibile, con un giusto bilanciamento tra le necessità protezionistiche e quelle di accessibilità, proprie di una riserva orientata.

mappa pantalica

Marco Monterosso

Esperto in promozione turistica e management del patrimonio culturale e ambientale... con una sfrenata passione per il territorio siciliano ! Ha scritto "qualcosa" che puoi vedere su: https://independent.academia.edu/MonterossoMarco

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