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Riserva naturale integrale Grotta Monello

Riserva naturale integrale Grotta Monello

La Riserva naturale integrale Grotta Monello è stata istituita con decreto dell’Assessorato territorio e ambiente della Regione Siciliana nr 615 del 4 novembre 1998 (VEDI) e affidata in gestione al CUTGANA (Centro Universitario per la Tutela e Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agro-Ecosistemi). Ha un’estensione di circa 60 ettari ed è ubicata all’interno del territorio comunale di Siracusa. Con il D.A. 106 del 2015 lo stesso assessorato Regionale ha inserito la “Grotta Monello” tra i Geositi che per l’elevato interesse scientifico, pregio e rarità meritano di essere conservati, tutelati e valorizzati.  I confini della riserva coincidono inoltre con quelli del SIC (Sito d’Interesse Comunitario) “Grotta Monello” (cod. ITA090011)

http://www.cutgana.unict.it/sites/default/files/files/Sicurezza%20Grotta%20Monello.pdf

La riserva è stata istituita con l’obiettivo di: “tutelare l’eccezionale sviluppo di stalattiti e stalagmiti e la ricca fauna cavernicola con importanti endemismi troglobi appartenenti a Isopodi e Diplopodi”. La Grotta, disposta su più livelli, ha uno sviluppo complessivo di circa 540 m ed è di particolare importanza per le sue strutture di concrezionamento presenti nelle diverse sale: stalattiti (a punta, a mammella, a tronco d’albero, ramificate); cannule; vele e cortine; colate concrezionali sulle pareti e sui pavimenti; stalagmiti (a candelabro, a cupole sovrapposte, a pila di piatti rovesciati) colonne; vaschette. La Grotta Monello è una riserva naturale integrale non sono cioè ammesse attività antropiche di nessun tipo, ad eccezione della ricerca scientifica. La grotta fu scoperta, e parzialmente esplorata, nell’autunno del 1948 da Santo Tinè e Lucio Vizzini. Questi appresero casualmente dal proprietario del fondo, Sebastiano Monello, (da cui il nome della grotta) che si percepiva un soffio da un grosso buco tra i sassi del suo terreno.

I due improvvisati speleologi portarono alla luce anche frammenti cretacei di grande interesse preistorico, che attirarono l’attenzione  del sovrintendente del museo archeologico Prof. Bernabò Brea, noto studioso di preistoria che volle visitare la grotta nel 1952.

La cavità venne poi esplorata scientificamente nel 1954 da una piccola spedizione composta dallo stesso Santo Tiné e dallo speleologo triestino Giulio Perotti, insieme alla Grotta Palombara, al Vallone Moscasanti, alla Grotta della Chiusazza e alla Grotta del Conzo.

I diversi ambienti esplorati restituirono diversi reperti di notevole interesse archeologico, comprendenti un arco cronologico piuttosto esteso – relativo soprattutto al periodo compreso tra il Neolitico Superiore e la prima Età del Bronzo – costituiti da vasi, cocci, prodotti litici e conchiglie.

Orcio dello stile del Conzo
Museo archeologico P.Orsi
Siracusa

In particolare la Grotta del Conzo (o Grottaperciata) restituì frammenti dell’Età del Rame che Tiné identificò come Stile del Conzo, caratterizzato dalla divisione in quattro settori della superficie del vaso e dall’uso cromatico molto vistoso, uno stile che presenta una notevole affinità con le ceramiche dipinte dell’Anatolia, importante testimonianza degli influssi culturali del Mediterraneo nell’Età del Rame. Reperti attribuiti allo Stile del Conzo si rinvennero anche all’interno della Grotta Monello.

La Grotta Monello ospita tra la fauna ipogea invertebrati tra i quali spicca l’Armadillidium lagrecai Vandel, comunemente conosciuto come Porcellino di Sant’Antonio, la cui scoperta nel 1969 è stata il principale motivo per l’istituzione della Riserva Naturale e alcuni pseudoscorpioni, tra i vertebrati è possibile incontrare il pipistrello Rhinolophus ferrumequinum ferrumequinum Schreber.

Il centro visite della Riserva naturale integrale “Grotta Monello” e il “Museo del Carsismo Ibleo”, inaugurati il 13 Luglio 2017, sono ospitati all’interno di un immobile acquisito dalla Regione Siciliana in Contrada Perciata (via Spinagallo 77) a Siracusa – plus code: 2598+7F Cavadonna, Siracusa SR

Nelle sale espositive del museo, grazie a una serie di pannelli multimediali, gli studenti e i visitatori possono conoscere gli aspetti geologici e chimico-fisici tipici del carsismo ibleo, gli ecosistemi e la biodiversità oltre al paesaggio della riserva Grotta Monello e delle altre due riserve gestite dal Cutgana nel siracusano, la “Grotta Palombara” e il “Complesso Speleologico Villasmundo – S. Alfio”.

Essendo una riserva naturale integrale per visitare la Grotta Monello occorre prenotarsi ai seguenti contatti: Tel. 095.6139260 – Cell. 327.7532979 Mail: visite.cutgana@unict.it

Clicca QUI per l’itinerario delle visite guidate

Fonti:
http://www.cutgana.unict.it
https://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_naturale_integrale_Grotta_Monello

 

Marco Monterosso

Esperto in promozione turistica e management del patrimonio culturale e ambientale... con una sfrenata passione per il territorio siciliano ! Ha scritto "qualcosa" che puoi vedere su: https://independent.academia.edu/MonterossoMarco

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