Area marina protetta “Plemmirio”
Da sempre il mare di Siracusa ha attratto i subacquei per la sua particolare posizione e ricchezza floro-faunistica, ma con l’istituzione dell’AMP Plemmirio è stato dato il giusto valore ad un’attività di escursionismo subacqueo che regala emozioni e realtà difficili da trovare altrove. L’AMP Plemmirio, istituita con decreto del Ministero dell’ambiente del 15/09/2004, è gestita dal “Consorzio Plemmiro” costituito tra Provincia regionale di Siracusa (ora libero consorzio comunale di Siracusa) e Comune di Siracusa, ed è classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.
La sede del consorzio, dal 2012 è ospitata nel suggestivo comprensorio del Castello Maniace, cuore pulsante di Ortigia, centro storico di Siracusa. In tutto, 3.500 metri quadri adagiati sul Lungomare di Levante, comprendente due corpi fabbrica costruiti in periodi diversi a partire dal XVIII secolo e oggi resi moderni e funzionali attraverso una attenta ristrutturazione dei locali nel pieno rispetto dei luoghi. Qui sono dislocati tutti gli uffici del Consorzio Plemmirio, la sala conferenze multimediale “Ferruzza-Romano” della capacità di 99 posti a sedere, un attrezzato laboratorio e l’attiguo polo didattico per le attività di educazione ambientale.
Gli itinerari subacquei, organizzati sulla base delle diverse esperienze che i subacquei possono avere, con percorsi più semplici ed altri più impegnativi, sono improntati all’insegna della sicurezza e del divertimento. In zona “A”, la più tutelata e soggetta a restrizioni, ci si può immergere con i diving accreditati alla scoperta delle Grotte del Formaggio, della Grotta del Capo, della Secca del Capo, delle Tre Ancore e della Lingua del Gigante. In zona “B” si potranno visitare Gli Archi, il Costone di Capo Meli, le Stalattiti , le Corvine e il più recente Geronimo. Ogni nome evoca un imperdibile paesaggio sotto il mare, una nuova prospettiva del mondo marino, ma anche suggestioni create per mano dell’uomo e poi modellate dalla natura, come la Sirena, maestosa scultura in bronzo in memoria di Rossana Maiorca o la Madonnina di gesso posta a protezione del mare. Per i bagnanti sono presenti 35 sbocchi al mare, da Fanusa a Punta Castelluccio, 6 accessi consentono accessibilità ai portatori di handicap (2-3-4-12-22-25).
Crocevia per il passaggio delle navi e dei bastimenti di Cartaginesi, Romani e Greci, l’area del Plemmirio ospita nei fondali diversi colli d’anfora e reperti di varie epoche, compresi quelli dell’ultima guerra mondiale. Non solo il mare ma anche il territorio è di grande rilevanza sia dal punto di vista della flora e della fauna, che dal punto di vista storico. Questo tratto di costa ha rappresentato infatti un crocevia di storie e culture millenarie con reperti, in solo sei chilometri di costa, di testimonianze umane dalla preistoria fino ai giorni nostri.
La “Grotta Pellegrina” e stata sede di lunghi studi che hanno permesso di identificare la stessa come luogo di rifugio dell’uomo preistorico. A punta della Mola è osservabile una necropoli dell’età del bronzo con tracce del villaggio annesso. Lungo la costa esistono ben sei latomie (cave estrattive di età greca) a testimonianza ulteriore che in quest’area sorgeva l’antico quartiere sub-urbano del Plemmyrion oggi scomparso.
A Punta della Mola e Capo Murro di Porco si snodano anche estesi complessi di tunnel sotterranei usati come contraerea nella seconda guerra mondiale. Nella zona della Grotta Pellegrina si trovano due interessanti cisterne per l’acqua piovana probabilmente risalenti al secolo XIX, testimonianza di antiche colture.
La Penisola Maddalena con la sua propaggine sul mare aperto nella parte Sud dell’imboccatura del Porto Grande di Siracusa, costituiva, soprattutto per la navigazione antica, un pericolo non indifferente. Se a questo aggiungiamo il pericolo delle secche, un tempo più affioranti, e delle variabili meteomarine, tipiche di quest’area, risulta chiara la potenzialità di rinvenire, lungo questi fondali, reperti archeologici di tutte le epoche, considerando anche il grande ruolo che la città di Siracusa ha avuto dall’epoca greca in poi quale crocevia dei traffici nel Mar Mediterraneo. Non è casuale dunque che gran parte delle segnalazioni circa l’avvistamento di reperti archeologici subacquei nelle acque siracusane e la maggior parte delle ricerche si siano concentrate lungo il perimetro di questa imponente penisola.
La zona Nord dell’AMP del Plemmirio, essendo un’aria non eccessivamente antropizzata, è predisposta ad una fruizione sostenibile. Da punta Castelluccio fino al Faro di Capo Murro di Porco e continuando fino a via degli Zaffiri, si può percorrere un sentiero naturale di circa 10 km, distribuito in più tratti. Tale sentiero è percorribile a piedi ed in bicicletta di tipo montain-bike, alternando durante il percorso tappe di riposo in zone di facile accessibilità al mare.
INFORMAZIONI DI CONTATTO:
Consorzio Plemmirio
Via Gaetano Abela – Comprensorio del Castello Maniace – 96100 Siracusa (SR)
Tel. +39 0931 449310
Fax +39 0931 449954
web: www.plemmirio.eu
mail: info@plemmirio.it