Lo sviluppo sostenibile delle risorse naturali

Lo sviluppo sostenibile richiede un approccio integrato che tenga conto delle preoccupazioni ambientali insieme allo sviluppo economico.
Nel 1987, la Commissione delle Nazioni Unite “Brundtland” ha definito la sostenibilità come “soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”. La crescente minaccia dei cambiamenti climatici impone oggi di compiere sforzi concreti per garantire che lo sviluppo non influisca negativamente sulle generazioni future.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) formano il quadro per migliorare la vita delle popolazioni di tutto il mondo e mitigare gli effetti pericolosi causati dall’uomo e dai cambiamenti climatici. Tra i 17 SDG, il 15°: “Life on Land” pone l’attenzione sull’utilizzo di pratiche più sostenibili nell’uso delle risorse naturali della terra.
Quando parliamo di sostenibilità ambientale, facciamo riferimento allo sfruttamento sostenibile delle risorse del nostro pianeta. La gestione sostenibile delle risorse naturali è definita, nella legge sull’ambiente, come: “Utilizzare le risorse naturali in un modo e con un ritmo che mantengano e migliorino la resilienza degli ecosistemi e i benefici che offrono. In tal modo, soddisfare le esigenze delle generazioni attuali di persone senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le loro esigenze e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di benessere nella legge sul benessere delle generazioni future”.
Oggigiorno il capitale naturale è sempre più al centro di strategie e azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile e resiliente dei territori. Ciò comporta il ripensamento delle competenze nelle fasi di programmazione, progettazione, attuazione e monitoraggio delle trasformazioni dell’ambiente costruito.
Affrontare queste sfide richiede nuove idee e un modo radicalmente nuovo di pensare e fare le cose. Ciò include il modo in cui manteniamo, miglioriamo e utilizziamo le nostre risorse naturali. Un ambiente mal gestito aumenta i rischi a lungo termine per il nostro benessere e alla fine peggiora queste sfide.
Dobbiamo quindi soffermarci a pensare, valutare ed attuare una gestione delle risorse naturali che sia adattiva, collaborativa e che tenga conto delle conseguenze a breve, medio e lungo termine delle azioni. Sarà solo attraverso l’applicazione di una gestione corretta che potremmo affrontare le sfide che devono affrontare i nostri ecosistemi e riconoscere le caratteristiche uniche di un luogo e delle sue persone e a sviluppare soluzioni basate sulla natura.
Tutto questo dovrebbe avvenire attraverso un approccio progressivo, all’interno del quale dovremmo:
# lavorare e impegnarci su una scala che sia giusta per il problema e significativa per i nostri stakeholder;
# considerare le cause alla radice dei problemi piuttosto che reagire ai problemi immediati e visibili (trattamento dei sintomi);
# essere ambiziosi e sfidare la pratica esistente se non sta producendo i giusti risultati per le risorse naturali, per le persone e per l’economia;
# coinvolgere esperti e gente del posto per la valutazione complessiva di un problema;
# ripensare le competenze nelle fasi di programmazione, progettazione, attuazione e monitoraggio degli ambienti che ci circondano;
Un ambiente sano e resiliente aiuta a sostenere le persone e la nostra economia. Dobbiamo cercare modi in cui le nostre risorse naturali possano offrire molteplici benefici a persone e natura, garantendo allo stesso tempo la costruzione della loro resilienza. Quando il nostro ambiente funziona al meglio, la società nel suo insieme prospera.