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Una passeggiata a… Cava Carosello

Una passeggiata a… Cava Carosello

Quella a Cava Carosello è una piacevole escursione di pochi chilometri che vi consentirà di visitare un luogo incantevole ricco di tracce del passato come concerie e mulini ad acqua, scoprire la variegata e rigogliosa flora mediterranea delle cave iblee ma anche di rinfrescarvi in una delle diverse “piscine naturali” create dall’azione delle acque.
Potete iniziare la vostra escursione lasciando l’auto all’ingresso dell’area demaniale di Monte Alveria (W2WF+G8 Noto, Provincia di Siracusa) luogo abitato da diverse comunità sicule, già dal IX secolo a.C.

L’antica Neaiton dopo esser stata sotto l’orbita siracusana, divenne con la conquista romana una Civitas foederata, godendo di una certa autonomia. Nell’864 venne espugnata dalla truppe saracene, nel 1091 fù ricondotta alla cristianità dai Normanni guidati dagli Altavilla.
Al tempo di Ruggero II (1130-1154) Noto era una delle sole 9 città siciliane e il geografo arabo Edrisi cosi la descrive: “Ad una giornata da Siracusa è Noto, rocca delle più forti ed elevate e città delle più belle. Vasta d’area, ricca d’entrate e molto importante, co’ suoi mercati disposti in bell’ordine e co’ suoi palazzi torreggiati. Portan acque copiose i fiumi del suo territorio e muovon di molti molini, la sua giurisdizione abbraccia vasto perimetro, nobile è la sua provincia, i suoi campi da seminare sono ubertosi sopra ogni altro, e produttive sopra ogni altra le sue terre. Come quella che fu abitata fin dai tempi primitivi, Noto possiede avanzi d’antichità. Giace ad otto miglia dal mare”.
Per tutto il Quattrocento Noto conobbe tempi di prosperità e splendore, finchè l’11 gennaio 1693 la città, all’apogeo del suo splendore e della sua grandezza, fu rasa quasi completamente al suolo da uno spaventoso terremoto.
Seguendo il tracciato pedonale che attraversa l’antica città, dopo circa 1 km giunti nell’area della Piazza maggiore, nei pressi di un edicola commemorativa, si innesta un sentiero che vi porterà, attraverso una caratteristica mulattiera scavata nei fianchi della cava, alla destinazione della vostra escursione. (W2QF+X4 Pietà San Giovannello, Provincia di Siracusa)

L’area della città antica è delimitata da diverse cave (San Calogero, Carosello, San Giuseppe, Pisciatura), qui piccoli ma importantissimi corsi fluviali hanno alimentato decine di mulini ad acqua e concerie, contribuendo allo sviluppo della città medievale. A Cava Carosello, grazie all’impegno degli operai del demanio forestale, è possibile visitare alcuni di questi impianti artigianali.

La presenza più antica di concerie e mulini è riferibile alla dominazione araba ma i primi documenti che ne attestano l’attività risalgono al XVI sec. come si evince anche dal Rivelo (censimento) del 1584. Le concerie erano caratterizzate essenzialmente da una struttura a pianta semplice e lineare: uno stanzone scavato nella roccia che presentava un solo ingresso provvisto di stipiti e battenti, un corridoio di servizio, vasche di raccolta di dimensioni varie, canalette e pareti divisorie. L’aspetto vario e diversificato delle vasche possedeva un determinato significato tecnico a seconda della funzione produttiva che svolgevano durate la fase di lavorazione della concia delle pelli.

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Fonti e riferimenti bibliografici:
– M. Nanzarelli – E. Uccello, Gli impianti artigianali di Cava Carosello a Noto Antica, in Incontri, ottobre/dicembre 2012.
– B. Ragonese, Le porte di ponente e gli impianti artigianali nella Valle del Carosello, Atti e Memorie anno III, Istituto per lo Studio e la Valorizzazione di Noto Antica, Noto, 1972, pp. 97-114.
– B. Ragonese, Nuove acquisizioni sulle concerie della Cava del Carosello, Atti e Memorie anni VII – VIII, Istituto per lo Studio e la Valorizzazione di Noto Antica, Noto, 1976-1977, pp. 115-118.

The one in Cava Carosello is a pleasant excursion of a few kilometres that will allow you to visit an enchanting place full of traces of the past such as tanneries and water mills, to discover the variegated and luxuriant Mediterranean flora of the Hyblean quarries but also to refresh yourself in one of the different “natural pools” created by the action of the water.
You can start your excursion by leaving your car at the entrance of the state owned area of Monte Alveria (W2WF+G8 Noto, Province of Syracuse), a place inhabited by several Sicilian communities since the 9th century bC.
The ancient Neaiton after having been under the orbit of Syracuse, became with the Roman conquest a Civitas foederata, enjoying a certain autonomy. In 864 it was conquered by the Saracen troops, in 1091 it was brought back to Christianity by the Normans led by the Altavilla.
At the time of Roger II (1130-1154) Noto was one of only 9 Sicilian cities and the Arab geographer Edrisi describes it as follows: “A day from Syracuse is Noto, fortress of the strongest and highest and city of the most beautiful. Vast of area, rich of income and very important, with its markets arranged in good order and with its towered buildings. They bring copious waters the rivers of its territory and move of many mills, its jurisdiction embraces vast perimeter, noble is its province, its fields to be sown are located above all others, and productive above all others its lands. Like that which was inhabited since primitive times, Noto possesses leftovers of antiquity. It lies eight miles from the sea”.
Throughout the fifteenth century Noto knew times of prosperity and splendor, until January 11, 1693 the city, at the height of its splendor and greatness, was almost completely razed to the ground by a terrible earthquake.
Following the pedestrian path that crosses the ancient city, after about 1 km you reach the area of Piazza Maggiore, near a memorial shrine, a path will take you, through a characteristic mule track dug into the sides of the quarry, to the destination of your excursion. (W2QF+X4 Pietà San Giovannello, Province of Syracuse)

The area of the ancient city is bordered by several quarries (San Calogero, Carosello, San Giuseppe, Pisciatura), here small but very important rivers have fed dozens of water mills and tanneries, contributing to the development of the medieval city. In Cava Carosello, thanks to the commitment of the workers of the forest state property, it is possible to visit some of these artisan plants.
The oldest presence of tanneries and mills can be traced back to the Arab domination, but the first documents attesting their activity date back to the 16th century, as can be seen in the Rivelo (census) of 1584. The tanneries were essentially characterized by a simple and linear structure: a large room carved into the rock that had only one entrance with jambs and doors, a service corridor, collection tanks of various sizes, gutters and partitions. The varied and diversified appearance of the tanks had a certain technical significance depending on the productive function they performed during the tanning phase.

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