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Una proposta che viene dal passato: il Civilian Conservation Corps

Una proposta che viene dal passato: il Civilian Conservation Corps

La crisi causata dall’epidemia di Covid-19 ha creato un enorme buco nell’economia italiana, solo nel primo trimestre ha fatto crollare il Pil di oltre il 5%. Le ultime previsioni della Commissione europea ipotizzano un calo complessivo del 9,5% nel 2020: “di gran lunga il peggior risultato dalla fine della seconda guerra mondiale”. Ad aprile 2020 il numero degli occupati è diminuito di 274 mila unità, una variazione mensile mai vista negli ultimi decenni, su base annua il calo è di 497 mila occupati. Il tasso di occupazione è sceso al 57,9% (penultimo posto in Europa) e se risulta in discesa anche quello di disoccupazione al 6,3% (tra i più bassi degli ultimi decenni) si tratta di una illusione ottica perché il tasso di inattività sale al 38,1%, cioè ai livelli del 2011.

A livello globale, secondo la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, quella in corso “E’ una crisi come nessun’altra” e il 2020 registrerà “la peggior caduta economica dai tempi della Grande Depressione”. Il parallelismo con la grande depressione post 1929 non è assolutamente fuori luogo perchè anche allora, gli effetti recessivi furono devastanti con un calo generalizzato della domanda e della produzione. Il commercio internazionale diminuì considerevolmente e con esso i redditi dei lavoratori, il reddito fiscale, i prezzi e i profitti.

Durante la grande depressione, per far fronte ad una crisi cosi devastante, molti stati fecero ricorso, per la prima volta, alla spesa pubblica come elemento strutturale delle dinamiche economiche e previdenziali e con l’attivazione di misure legislative di sicurezza sociale. Negli Stati Uniti il movimento “radicale” fondato dal medico californiano, Francis Townsend, che nel 1935 contava ben cinque milioni di iscritti, chiedeva l’istituzione di un sussidio federale di 200 dollari al mese per ogni cittadino che avesse raggiunto i sessanta anni di età.

Nel marzo del 1933 tra le prime iniziative avviate dal presidente Franklin Delano Roosevelt, all’interno del cosiddetto “New Deal”, piuttosto che l’erogazione di sussidi generalizzati, rientrò invece la creazione del Civilian Conservation Corps, un programma che prevedeva l’impiego di giovani lavoratori in attività di conservazione del patrimonio naturale con il duplice obiettivo di combattere la disoccupazione giovanile e di valorizzare le risorse naturali statunitensi.

Franklin D. Roosevelt con i ragazzi del Civilian Conservation Corps

Dall’anno della sua fondazione al 1942 i risultati raggiunti dal CCC furono notevoli con la realizzazione di oltre 3.400 torri di avvistamento antincendio e circa 180.000 chilometri di strade forestali. Più di 4 milioni di giornate di lavoro per uomo furono dedicate alla lotta agli incendi boschivi, 7 milioni di giornate di lavoro per uomo furono impiegate in attività di protezione della fauna selvatica. Il programma governativo consenti di reimpiantare oltre 3 miliardi di alberi, la manutenzione del patrimonio idrogeologico e l’avvio di un vasto ripopolamento ittico e faunistico.

 

Se l’attuale crisi causata dalla pandemia è paragonabile nei suoi effetti alla grande depressione perchè non seguirne allora anche le politiche messe in atto per arginarne le conseguenze ? Perchè piuttosto di contributi generalizzati a “pioggia” non si pensa di avviare un ampio progetto sul modello del CCC statunitense ?
Si potrebbe, con le stesse risorse attualmente utilizzate, oltrechè favorire l’impiego di giovani disoccupati, formare professionalità nel campo delle scienze forestali, avviare progetti di risanamento dal rischio idrogeologico, rimboschire aree demaniali e parchi suburbani.

L’ormai cronica incapacità della nostra pubblica amministrazione di gestire il proprio personale ha impedito spesso di legare l’impiego di risorse pubbliche a risultati soddisfacenti. Passare dal sussidio assistenziale all’impegno civile richiede un profondo cambio di prospettiva culturale ma forse i tempi potrebbero essere maturi. Vogliamo provarci ?

 

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