Calabria, in cammino sulle orme di San Francesco di Paola

Nel 1429 un giovane di nome Francesco, adempiendo ad un voto dei suoi genitori che anni prima, preoccupati per una grave infezione ad un occhio, avevano promesso che in caso di guarigione il piccolo avrebbe indossato per un anno l’abito dell’ordine francescano, veniva accolto nel monastero di San Marco Argentano. Per ritrovare lo spirito dell’intinerario percorso da quel giovane, che oggi conosciamo come San Francesco di Paola, nasce nel 2017 l’associazione “Il Cammino di San Francesco di Paola”, per volontà di cinque giovani: Alessandro Mantuano, Vincenzo Astorino. Riccardo Tolmino, Padre Domenico Pudia e Angelina Marcelli.
Vengono ideati cosi due percorsi (altri tre sono in fase di allestimento), inseriti nel rapporto della Fondazione Symbola e Ifel con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, che toccano i luoghi nei quali il fondatore dell’Ordine dei Minimi edificava i suoi conventi.
I due sentieri attivi, la “Via del Giovane” e la “Via dell’Eremita”, si sviluppano su 6 tappe, per un totale di 111 km all’interno della provincia di Cosenza. La quota minima è di 170 m slm, quella massima di 1177 m slm, lungo il percorso sono presenti 25 fonti e fontane di acqua potabile, il fondo è sterrato per oltre il 70%, inoltre per facilitare gli escursionisti è stata sviluppata un app per smartphone (che potete scaricare QUI) e sono state poste 110 pietre miliari decorate.
Il primo cammino, “La via del Giovane” ha inizio dalla chiesa della Riforma a San Marco Argentano ed arriva fino a Paola, diviso in tre tappe, nella prima si percorrono circa 12 km attraverso un incantevole territorio su cui si affacciamo gli splendidi panorami della Valle del Crati, del Pollino e dei monti dell’Orsomarso.
La seconda tappa, di 17 km, prende il via da Cerzeto, comune di etnia italo albanese e attraversa bellissimi boschi di faggio e castagno fino ad arrivare ad un’area ristoro con una caratteristica sorgente con una testa di cinghiale scolpita in pietra, in cui l’acqua sgorga tra le zanne dell’animale. Dopo un altro tratto, si arriva all’incantevole Faggio di San Francesco che ha più di 600 anni e sei metri di circonferenza.
La terza e ultima tappa che porterà fino a Paola, percorrendo circa 20 km, si concludende nella basilica del Santuario in stile tardo rinascimentale, risalente al XVI secolo. Qui ai partecipanti verrà consegnato il Testimonium, timbrato dall’Ordine dei Minimi di San Francesco, un documento che certifica l’avvenuto pellegrinaggio al Santuario di San Francesco di Paola.
Il secondo Cammino, “La via dell’Eremita”, ripercorre la vicenda biografica di un altro momento della vita di Francesco che, a 56 anni, si recò da Paola a Paterno Calabro nelle vesti di fondatore. In questo caso il Cammino è stato concepito in maniera bidirezionale, proprio in omaggio all’andamento di Francesco che lo percorse più volte, facendo la spola tra i due conventi. Anche in questo Cammino, di 62,7 km, il percorso si sviluppa in tre tappe, caratterizzate dalla varietà di piccoli borghi e dei paesaggi, con ambienti mutevoli e pregevoli biodiversità. Particolarmente suggestiva l’ultima tappa che attraversa il territorio delle Serre Cosentine, fascia pedemontana della catena costiera, incisa da diversi corsi d’acqua e impreziosita da pittoreschi borghi quali Cerisano, Mendicino, Paterno. A ogni fine tappa, ad accogliere i viaggiatori, ci sono B&b, rifugi, case private e strutture religiose.
I due Cammini già attivi possono essere percorsi con delle guide o in maniera autonoma, con le mappe messe a disposizione dall’associazione o con l’app gratuita, che aiuterà nel percorso rivelando dove ci si trova in ogni momento e cosa c’è di interessante da vedere. L’app, oltre a dare indicazioni sulla strada da percorrere, evidenzia la presenza di aree di sosta e di acqua potabile. Ad ogni pietra miliare, inoltre, racconterà un episodio della vita del santo, raffigurato sulle maioliche dipinte.
Ancora da completare gli altri tre itinerari la “Via dei Monasteri”, la “Via per la Francia” (che si fermerà ai confini della Calabria, sul massiccio del Pollino dove, secondo la tradizione Francesco lasciò impresse le sue orme come ultimo dono alla sua terra) e “La Via per la Sicilia” (dove, secondo la devozione, il Santo attraversò le acque dello Stretto facendosi vela con il mantello).
Maggiori informazioni a questo link: http://www.ilcamminodisanfrancesco.it/index.html