fbpx

Mostra al museo Paolo Orsi di Siracusa: “I Micenei e la Sicilia”

Mostra al museo Paolo Orsi di Siracusa: “I Micenei e la Sicilia”

È stata inaugurata sabato 11 maggio la mostra “Il regno di Aḫḫijawa. I Micenei e la Sicilia”, visitabile fino al 9 ottobre, presso il museo Paolo Orsi di Siracusa. La mostra, promossa dal Parco archeologico di “Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai” in collaborazione con l’Istituto archeologico austriaco e curata dagli archeologi Anita Crispino e Reinhard Jung, espone 180 mirabili reperti micenei provenienti da vari musei sia greci che italiani. Attraverso preziosissimi gioielli, manufatti in ceramica, armi e strumenti di scrittura i curatori vogliono condurre gli spettatori in un’epoca in cui, consolidandosi gli scambi commerciali con l’Egeo, si può dire abbia “preso forma la cultura europea mediterranea”.


Ma di cosa si parla quando si fa riferimento ad un regno Aḫḫijawa ? La questione, per lungo tempo dibattuta, risale agli inizi del Novecento quando, durante degli scavi nella capitale ittita Ḫattuša (oggi in Turchia) furono rinvenute una trentina di tavolette cuneiformi, risalenti al XV – XIII secolo a.C., riportanti quel nome. Sull’identificazione di questo popolo si sviluppò presto un dibattito molto acceso tra chi riteneva che tale regno fosse da identificare con gli achei, cioè con uno dei tre nomi con cui Omero indicava i greci, oppure facesse riferimento ad un impero da localizzarsi in Asia Minore o in Anatolia. La questione restò praticamente irrisolta fino al 2011 quando furono scoperti ulteriori reperti che dimostravano che il regno degli Aḫḫijawa si trovava “a ovest dell’impero ittita”, confermando in questo senso la localizzazione egea. Seppur le fonti scritte ritrovate nei siti micenei non rivelano il termine con cui questi si definivano, appare oggi abbastanza consolidata l’ipotesi che il popolo Aḫḫijawa non fosse altro che il popolo miceneo la cui cultura emerge prepotentemente a partire dal XVII secolo a.C.

Mostra micenei siracusa

Cultura micenea, cosi chiamata dalla città che si ritiene avesse maggiore rilievo rispetto le altre, caratterizzata da un’organizzazione altamente centralizzata e burocratizzata, fortemente influenzata del ceto militare che riuscì ad espandere considerevolmente la sua area d’influenza conquistando dapprima l’intero Peloponneso e le maggiori isole (Creta, Rodi, e Cipro) poi, almeno secondo Omero, sconfiggendo Troia. Una società guerriera che progressivamente, vista anche la necessità di reperire i metalli necessari alla fabbricazione delle armi, partecipando attivamente alle lotte scatenatesi per il controllo delle principali rotte commerciali, espanse la sua influenza anche all’area mediterranea. Tra queste assunsero particolare importanza le rotte che conducevano in Sardegna, dove sono ampiamente attestati i rapporti con la civiltà nuragica, e quelle verso la Sicilia particolarmente con le culture di Castelluccio, Thapsos, Lipari e Milazzo. Rapporti commerciali e scambi culturali testimoniati proprio dai numerosi reperti micenei esposti nella bella mostra visitabile al Paolo Orsi di Siracusa che attestano, ben prima della colonizzazione greca, lo stretto legame che ha unito, sin da tempi remotissimi, l’Egeo al Mediterraneo.

Mostra micenei paolo orsi siracusa

 

Marco Monterosso

Esperto in promozione turistica e management del patrimonio culturale e ambientale... con una sfrenata passione per il territorio siciliano ! Ha scritto "qualcosa" che puoi vedere su: https://independent.academia.edu/MonterossoMarco

Rispondi la tua opinione è importante !